Ottavo motivo: se non volete passare a Linux per non perdere programmi compatibili in ambiente Windows ai quali siete molti affezionati, sappiate che i programmatori Ubuntu hanno pensato anche a questo. Esiste un programma, Wine, in grado di installare ed eseguire i programmi con estensione ". Exe". C'è da dire che Wine, fungendo da traduttore fra Ubuntu e Windows, se fatto girare con poca ram, tende un po' a rallentare l'esecuzione, ma al giorno d'oggi difficilmente un PC scende sotto i 2Gb.
La nona ragione è l'ordine: spesso con Windows avendo la possibilità di un solo desktop e aprendo più programmi è facile perdersi. Con Ubuntu, invece, avrete a disposizione tutti i desktop che vorrete e, andando per logica aritmetica, la vostra mente ricorderà in quale desktop avete aperto un determinato programma, e vi sarà possibile accedervi tramite una semplice icona. Decimo e ultimo motivo è il terminale. Se su Windows il prompt dei comandi è una simpatica alternativa, su Ubuntu tramite terminale si fanno aggiornamenti, lanciano programmi, e molto altro. Si tratta di un'ottima risorsa per la gestione via tastiera del PC.