Bootstrap: cos’è e perché usarlo
Introduzione
Bootstrap nasce nell'anno 2010 per opera degli sviluppatori Mark Otto e Jacob Thornton. Inizialmente si presentava come un progetto interno a Twitter, ma successivamente è diventato indipendente ed è perciò utilizzabile dagli sviluppatori di tutto il mondo come base per la realizzazione di interfacce web. Al momento è considerato il più efficiente ed il più utilizzato framework per rendere i siti web responsive. In questa guida vogliamo dunque illustrarvi cos'è Bootstrap e come imparare ad usare questo strumento così utile.
La raccolta di strumenti grafici
Cos'è in sintesi Bootstrap? La sua definizione esatta è "HTML, CSS, and JS toolkit from Twitter", ovvero una raccolta di strumenti grafici, stilistici e di impaginazione che permettono di avere a disposizione una gran quantità di funzionalità e di stili modificabili e adattabili a seconda delle nostre esigenze. Il suo utilizzo risulta molto versatile, in quanto è compatibile con tutte le ultime versioni dei principali browser. La sua principale funzione è il responsive web design, ed è in grado di adattarsi dinamicamente a seconda della grandezza e delle caratteristiche del dispositivo utilizzato. Questa raccolta di strumentazione di tipo grafico si pone, perciò, come una libreria multidispositivo e mltipiattaforma.
La creazione di nuovi siti
Veniamo ora alla soddisfazione del secondo quesito che ci siamo posti in questa nostra guida, ovvero perché è necessario utilizzare Bootstrap. Possiamo dunque dire che conviene usare questo strumento quando si vuole creare un nuovi sito web senza voler scrivere tutto dall'inizio. Bootstrap infatti, come un qualsiasi altro framework, permette a chi lo usa di sviluppare un sofisticato progetto in modo decisamente più pratico e rapido. Tuttavia, non deve mai rappresentare la soluzione definitiva per ogni problematica legata al web design, in quanto il ricorso a questo strumento deve essere valutata caso per caso e soprattutto in relazione alle specifiche esigenze di sviluppo del progetto che si intende portare a termine.
I componenti principali
I componenti principali di Bootstrap sono il Grid System, ovvero un insieme di fogli che considerano il contenitore generale disposto su una griglia con una larghezza base di 960 px, nella quale distribuire i contenuti in varie righe e colonne che definiranno il layout, ovvero la struttura base del nostro template. Poi CSS Base, lo strumento che contiene una serie di stili predefiniti riguardanti tutta la parte tipografica, ovvero la parte riguardante i titoli (H1, H2, ecc) e la gestione di tabelle, paragrafi, form e anche pulsanti per richiamare stili e icone pronti all'uso. Poi vi sono gli altri componenti javascript, ovvero elementi quali menù dropdown, interfacce a tab, tooltip, alert, menù adaccordion, slider, banner di navigazione, Infine, ecco PopOver, che ci aiuta nell'implementazione degli elementi dinamici della pagina senza la necessità di scrivere codice Javascript grazie alla presenza dei data-attributes, che vengono interpretati da Bootstrap senza nessun intervento da parte nostra.
Le soluzioni di web design
Quando utilizzare Bootstrap? Possiamo rispondete a questa domanda prendendo esempio dalla definizione di "boot" che in informatica indica la fase che precede il caricamento del sistema operativo, ovvero quell'insieme di processi che vengono eseguiti da un computer durante la fase di avvio, dalla sua accensione, alla diagnosi, fino al completo caricamento del SO. Sarà il caso, perciò come detto, di ricorrere a Bootstrap quando vorremo procedere alla creazione di un nuovo sito web, partendo da una solida base, senza però essere considerato la soluzione definitiva in fatto di web design.
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Consigli
- Utilizzate le funzioni di Bootstrap se desiderate costruire l'ossatura base di un nuovo sito web