Come bilanciare un segnale audio sbilanciato
Introduzione
La differenza tra un segnale audio bilanciato e sbilanciato in un dispositivo viene spesso trascurata. Un uscita bilanciata può essere progettata, costruita e collegata in molti modi, e ci sono diversi modi in cui i dispositivi bilanciati e sbilanciati possono essere interconnessi. I segnali audio bilanciati hanno una lunga storia che risale ai primi giorni di telefonia: le compagnie telefoniche, infatti, gestiscono migliaia di migliaia di cavi non schermati tra le sorgenti e le destinazioni, con un indice di rumore molto basso durante le conversazioni. Comprendendo il modo giusto e sbagliato di interconnessione tra dispositivi audio, è possibile fare il giusto bilanciamento tra i parametri. Vediamo allora come bilanciare un segnale audio sbilanciato.
Occorrente
- D.I.Box (attiva o passiva, a seconda delle esigenze)
Il segnale proveniente da una chitarra elettrica, da una tastiera o da un microfono è, solitamente, un segnale sbilanciato. Una linea si definisce asimmetrica o sbilanciata quando i due morsetti non si trovano nelle stesse condizioni elettriche rispetto alla massa.
Per meglio delucidare il concetto, ipotizziamo che il segnale abbia un?intensità di 10 Volt. Poiché il suo valore di tensione si riferisce alla massa, questo implica che ci sono ben 10 Volt di differenza rispetto al potenziale di riferimento del circuito (la massa stessa, cioè la terra).
Questo tipo di collegamento è facilmente soggetto ad interferenze e, soprattutto, non si può utilizzare per trasportare il segnale oltre i 3-4 metri.
Il segnale bilanciato, invece, può essere trasportato per lunghi tratti, in quanto il suo funzionamento è totalmente diverso da quello sbilanciato. Per trasformare un segnale in bilanciato si può usufruire di un semplice strumento, chiamato D. I. Box (Direct Injection Box).
Il funzionamento di questo dispositivo si basa sull'amplificatore operazionale, un componente elettronico a due ingressi e ad un'unica uscita. Si introduce il segnale sbilanciato in uno dei due ingressi. La D. I. Box lo duplica e lo inverte. All'uscita dell'amplificatore operazionale si otterrà la discordanza fra i due segnali.
Tramite la D. I. Box, si può trasportare il segnale per lunghi tratti. Vi basterà inserire in ingresso il segnale sbilanciato e prelevare in uscita quello bilanciato, mediante un apposito cavo, anch'esso bilanciato.
Ricordate che, in commercio, esistono due tipi di D. I. Box: le passive e le attive. Le prime servono esclusivamente a bilanciare il segnale. Le seconde, alimentate a batteria o tramite la phantom del mixer, oltre a regolare il segnale, ne forniscono anche un valore di amplificazione.
Vi consigliamo di scegliere quella più adatta alle vostre esigenze.