In caso ci si trovi in laboratorio per calcolare la differenza di potenziale, generalmente tra due punti di un circuito, è necessario usare un "voltmetro". Esistono diverse tipologie di voltmetro: il "voltmetro ideale", bipolo e dotato di resistenza infinita che non altera in alcun modo il circuito in cui è posto; il "voltmetro magnetoelettrico", molto simile all'amperometro elettromagnetico; il "voltmetro elettromagnetico", anch'esso simile all'amperometro elettromagnetico; il "voltmetro elettrodinamico", dotato di bobine collegate in serie e con una apposita resistenza per calcolare la differenza di potenziale; il "voltmetro termico", che ha il vantaggio e lo svantaggio di funzionare in condizioni di temperature molto elevate. Infine, da ricordare che per calcolare la differenza di potenziale è possibile anche utilizzare il potenziometro e l'oscilloscopio. Abbiamo terminato la nostra guida su come calcolare la differenza di potenziale V. Per ulteriori informazioni consultate il link: http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/fisica/L-elettromagnetismo/Il-campo-elettrico/Il-potenziale-elettrico.html.