Come calcolare la tensione in un circuito parallelo
Introduzione
I resistori sono i componenti dei circuiti elettrici. Esistono resistori in serie o in parallelo. Quelli più utilizzati sono quest'ultimi, come le prese elettriche per uso domestico che sono sempre collegate in parallelo. I resistori sono componenti elettronici dotati di resistenza elettrica, misurata in ohm. Se si conoscono i principi e le formule di base, calcolare la tensione in un circuito di questo tipo non è difficile, quindi non lasciarti scoraggiare! I padri fondatori dell'elettricità furono Alessandro Volta, Nikola Tesla, George Ohm, Gustav Robert Kirchhoff, Thomas Edison, Benjamin Franklin, ad ognuno il merito per aver contribuito in diverso modo nel campo, rendendo la vita presente più "comoda".
Occorrente
- Collegamento in parallelo
- Formule matematiche
Collegamento in parallelo
Si parla di collegamento in parallelo quando i componenti sono collegati ad una coppia di conduttori. La particolarità è che la tensione elettrica viene applicata a tutti quanti allo stesso modo. Possiamo immaginare di avere un cavo collegato a un polo di una batteria, mentre l'altra viene suddivisa in altri due cavi superati. I due nuovi cavi sono paralleli l'uno con l'altro e si riuniscono prima di raggiungere il secondo polo della stessa batteria. Se inseriamo un resistore in ciascun ramo del circuito allora i due componenti risulteranno collegati fra loro in parallelo.In un circuito in parallelo la corretto fluisce all'interno di ogni percorso disponibile.
La Legge di Ohm per iniziare
Un apparato ha due carichi collegati alla sorgente di corrente. La tensione ai capi di ognuno è la medesima. La legge di Ohm dice: V= * R, utilizzata per risolvere qualsiasi valore sconosciuto, corrente o resistenza, avendo due valori noti. Per ottenere la tensione si sostituiscono appunto i valori precedentemente nominati per "It" e "Rt". La tensione, V, è la stessa che percorre i resistori.
Valore della resistenza
Le formule matematiche utilizzate sono tante, la più conosciuta è quella che ha l'inverso della resistenza risultante uguale alla somma degli inversi delle resistenze collegate in parallelo. Gli elementi hanno la stessa tensione; il cortocircuito di uno annulla il passaggio dell'energia a tutti gli altri.Il valore delle resistenze totali, se sono due, si ottiene mediante la seguente formula R= R1 R2: R1+R2. Se sono tre, c'è bisogno del valore totale di due poi dell'altra per sostituire il valore, assieme a quello della forza nella seguente formula R1//R2*R3: R1//R2+R3. Ricordiamo che un apparecchio è formato da particelle chiamate conduttori. Ciò che li spinge nel movimento è la forza, prodotta da un generatore come la pila. Nella torcia il generatore è la pila e l'utilizzatore è la lampadina. L'intensità della corrente che scorre dipende dalla resistenza e dalla "tensione" prodotta.
Conclusioni
In sintesi, un circuito parallelo è definito come quello in cui tutti i componenti sono collegati tra la stessa serie di punti comuni elettricamente. Un altro modo di dire questo è che tutti i componenti siano collegati tra ogni altri terminali. Da questa definizione, tre regole di circuiti paralleli seguono: tutti i componenti condividono la stessa tensione; resistenze diminuiscono per eguagliare una più piccola, resistenza totale; i correnti di lato aggiungono ad eguagliare una corrente totale maggiore. Come nel caso di circuiti serie, tutte queste regole trovano radice nella definizione di un circuito parallelo. Se si capisce pienamente tale definizione, allora le regole non sono altro che note alla definizione.
Quindi:
I componenti in un circuito parallelo condividono la stessa tensione: Etot = E1 = E2 =. .. En
Resistenza totale in un circuito parallelo è meno di qualsiasi delle singole resistenze: Totale = 1 / (1 / R1 + 1 / R2 + 1 / Rn...)
Il corrente totale in un circuito parallelo è uguale alla somma delle singole correnti di lato: ITotal = I1 + I2 +. .. In.
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Consigli
- Considera sempre ogni passaggio e il tipo di circuito su cui stai lavorando