In questo secondo punto forniamo uno spunto riguardo all'argomento. Le nostre dita, infatti, potrebbero fungere da presa per le comuni batterie, in linea teorica. Ma applicare questa idea alla realtà non è così semplice. Il sistema, infatti, consiste nel riuscire a strofinare i due poli della batteria (+ e -) il più forte possibile, così da creare l'energia sufficiente all'esperimento. In questo sarà possibile trasmettere la giusta quantità di calore ai poli, seppur nella realtà non del tutto sufficiente. Ad esempio per riuscire ad ottenere una discreta resa, caricando di un 5% la batteria, avremo bisogno di parecchie ore di strofinio.