Partendo dal presupposto che è sempre consigliato effettuare un backup dei propri dati, vale a dire una copia di tutti i file e i documenti contenuti all'interno del proprio PC, la prima soluzione al problema del recupero dei file danneggiati riguarda proprio il ricorrere al file di backup contenente una copia dell'elemento danneggiato. C'è da dire che buona parte dei programmi installati nel computer effettuano in maniera automatica l'operazione di backup (es.: Microsoft Word, che salva i documenti ". Doc" in formati di backup ". Wbk" all'interno della stessa cartella del file corrotto. In questo caso specifico sarà sufficiente rinominare il file ". Wbk" in ". Doc", così da modificare il formato e avere accesso al file di backup. Una soluzione alternativa riguarda invece un'operazione sulla utility di Windows che lavora sul disco fisso, il cui accesso, in Windows 10, è reso possibile dall'apertura in sequenza dei seguenti comandi: per prima cosa si clicca su "Avvio", dopodiché si cliccherà su "Programma" e, successivamente, su "Accessori". A questo punto si dovrà accedere alla cartella "Accessori", per poi entrare prima in "Utilità di sistema" poi in "Backup". Da qui si dovrà selezionare l'unità da ripristinare, spuntando l'opzione "Controllo approfondito" e procedendo con la "Correzione automatica degli errori". Nel caso in cui si utilizzasse Windows 2000 o XP, la risoluzione dei problemi passa dalle "Risorse del computer". Dopo aver eseguito l'accesso alla cartella in questione, col tasto destro si farà click sul disco "C:"; da qui si farà click su "Proprietà", per poi cliccare prima su "Strumenti" poi su "Esegui". Con tutta probabilità, al termine dell'operazione verrà chiesto all'utente di riavviare il sistema.