Come recuperare i dati da un hard disk interno
Introduzione
Con il passare degli anni il personal computer è entrato nelle case della totalità delle famiglie italiane, diventando un bene di consumo, diventando quindi un bene alla portata di tutti capace di soddisfare ogni esigenza. Ma a volte nell'utilizzo del pc succede che qualche movimento sbagliato su internet ci faccia incombere in qualche virus che potrebbe causare danni al pc a volte anche irreparabili. E allora come fare per recuperare i dati presenti all'interno dello stesso? È necessario sapere che le informazioni, archiviate in righe di codice, vengono immagazzinate in un componente del computer, chiamato hard disk (conosciuto in Italia anche come disco rigido). Esso è il cuore delle informazioni, dove alloggia anche il sistema operativo e dove vengono installati i programmi e archiviati i file. Può capitare che il sistema operativo vada in crash, o che la scheda video smetta di funzionare facendo così diventare i nostri dati diverrebbero inutilizzabili. Come fare allora a recuperare i file dal nostro hard disk interno?
Occorrente
- PC
- Hard disk
- Cavo SATA
- Adattatore SATA-USB
- Software Disk Drill
Eseguire la distribuzione Linux
Esistono diversi metodi da utilizzare per recuperare i dati momentaneamente persi: attraverso una distribuzione Linux eseguita in live session, collegando l'hard disk ad un altro pc mediante cavo SATA o trasformando la porta SATA in USB mediante un adattatore; in alternativa, si possono usare anche dei software esterni.
Il primo metodo possiamo metterlo in pratica se siamo è in possesso di un solo pc. È sufficiente scaricare l'immagine live dal sito, copiarlo su un cd e riavviarlo, avviando il supporto disco come primo BOOT. Nello specifico, basta premere uno dei tasti che va da F2 a F10 (a seconda del produttore, il tasto da pigiare cambia) e selezionare il nome della periferica CD/DVD. A questo punto si avvierà il sistema operativo direttamente dal disco, non si installerà, ma si limiterà a girare virtualmente sulla memoria RAM. Solo a questo punto sarà possibile aprire da una cartella qualsiasi il percorso /media/[nome del dispositivo]. In questo modo si ha libero accesso al contenuto dell'hard disk. E basta solo copiare ciò di cui si ha bisogno ed incollarlo in un dispositivo USB di archiviazione.
Collegare l'hard disk a un altro pc
Questo secondo metodo è tanto efficace quanto semplice da applicare. Bisogna semplicemente collegare l'hard disk ad un altro pc tramite attacco SATA (senza sostituire il precedente), entrare nella modalità BIOS premendo all'accensione un tasto tra F2, Canc o Esc ed impostarlo, dal menù BOOT, come hard disk "slave" o comunque in una posizione inferiore rispetto all'hard disk solitamente utilizzato. Una volta riavviato il sistema, sarà sufficiente recarsi su "Computer" (se abbiamo una versione di Windows posteriore a Vista), "Risorse del computer" (se possediamo una versione Windows antecedente a Vista), entrare e salvare i file che desideriamo recuperare.
Trasformare la porta SATA in USB
Questa procedura possiamo utilizzarla se non abbiamo a disposizione un altro pc fisso, bensì uno portatile. Basta semplicemente utilizzare un connettore SATA-USB, che permette di collegare l'hard disk interno ad un portatile (ma anche ad un fisso), mediante una semplicissima presa USB. Il procedimento da compiere è il medesimo, ovvero andare su "Computer" o "Risorse del computer" a seconda della versione Windows di cui si è in possesso, entrare e salvare i file necessari. Potrebbe succedere che queste tecniche sopra illustrate non portino a buoni risultati, in quel caso allora accedere alle informazioni contenute nei drive è compito più alla portata di un tecnico esperto. In ogni caso, però, nella stragrande maggioranza dei casi, i 3 metodi descritti sono attuabili e sempre efficaci.
Ovviamente la miglior cosa da fare per non incorrere in queste dispiacevoli situazioni è prevenire mantenendo sempre il pc in ordine, disinstallando i programmi inutili, e stando attenti nel visitare siti internet poco affidabili ed infine installando un buon antivirus garantendo così al proprio pc una sicurezza tale da preservare i vostri dati.
Usare Disk Drill
Questa utility è senza dubbio una delle più interessanti, poiché è un software in grado di recuperare tutti i tipi di documenti aziendali e dati sensibili, oltre a file multimediali musicali e video, fino a un totale di 400 tipi di file.
Per recuperare questi dati, il programma scansionerà completamente le partizioni del disco rigido o unità esterne; in linea di massima è possibile recuperare file completi e provare a ricostruirli. Con le funzioni Recovery e Vault, possiamo salvare i file in modo sicuro e aggiungerne copie di backup a livello settoriale.
Come di consueto, anche in questo programma avremo la possibilità di scegliere tra "Quick Analysis" e "Deep Analysis", per migliorare il tasso di recupero. Disk Drill supporta i file system HFS / HFS+, EXT3 / EXT4, FAT / FAT32 / exFAT e NTFS / NTFS5, nonché HDD, SSD, unità flash e DSK, BIN, DD, DAT, RAW e formati di immagine .VMDK .
Questo software è a pagamento, ma con la versione di prova può recuperare fino a 500 MB ed è compatibile con Windows 7 e versioni successive e MacOS.
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Consigli
- Evitare qualsiasi azione se non si è esperti