Come recuperare un apparecchio con pile ossidate
Introduzione
Attualmente, molti degli apparecchi di cui ci serviamo nella vita quotidiana richiedono l'utilizzo delle pile alcaline. Sveglie, mouse, spremiagrumi, radioline e altri oggetti di questo tipo ospitano pile stilo o ministilo. Quando le teniamo inserite per un lungo periodo di tempo, talvolta si verifica un particolare fenomeno. In sostanza, le pile subiscono un'ossidazione e perdono l'acido contenuto al loro interno. Se non ci accorgiamo subito del problema, rischiamo di danneggiare seriamente l'apparecchio in cui si trovano. I circuiti elettrici rischiano di bloccarsi definitivamente e ogni intervento sarebbe inutile. Nei casi meno gravi, si può recuperare l'oggetto. Cercare di pulire questa fuoriuscita di liquido potrebbe essere la soluzione vincente. Vediamo allora come recuperare un apparecchio con pile ossidate grazie ai suggerimenti presenti nella seguente guida.
Occorrente
- Cotton fioc
- Aceto
- Alcool
- Prodotto pulente per circuiti elettrici
Estrarre le pile ossidate
Quando non possiamo sfruttare la corrente elettrica, dobbiamo necessariamente ricorrere alle pile come alimentazione per determinati dispositivi. Ma come avviene l'ossidazione di una o più pile alcaline? Ebbene, al loro interno si verificano delle reazioni chimiche. L'ossido di manganese si combina con l'idrossido di potassio. Al momento dell'ossidazione, entrambe le sostanze fuoriescono dalla pila in forma liquida e col tempo divengono polvere. Quando l'apparecchio viene imbrattato dalle pile ossidate, la pulizia è la prima soluzione da adottare. Bisognerà dunque estrarre le pile dal loro apposito alloggiamento e smaltirle in specifici contenitori. Questo accorgimento si deve osservare con estrema attenzione, poiché le pile non vanno mai smaltite insieme ai rifiuti indifferenziati né con la plastica. In quel caso ci rischia di inquinare l'ambiente in maniera piuttosto importante.
Pulire l'apparecchio con l'alcool o il detergente
Per recuperare un apparecchio con le pile ossidate, è necessario effettuare una pulizia adeguata dell'oggetto in questione. Per arrivare nei punti più nascosti o ai circuiti più piccoli, è buona norma utilizzare un cotton fioc imbevuto di alcool etilico. Quando si passa il cotton fioc sui circuitini, occorre fare un movimento molto delicato. Qualunque movimento brusco potrebbe espandere ancora di più la macchiolina di acido prodotto dall'ossidazione. Se il materiale fuoriuscito non è più liquido ma una polverina bianca, si può ricorrere ad un detergente specifico, reperibile in ferramenta. Questo prodotto funziona sia con l'acido liquido che con la polvere. Qualora si rivelasse impossibile detergere l'apparecchio con l'alcool o altri prodotti, si può optare per la pulitura "a secco". Con un vecchio spazzolino dalle setole dure, si può spolverare l'alloggiamento delle pile ossidate. In questa fase è sempre raccomandabile non strofinare troppo.
Effettuare la pulizia con l'aceto
Se intendiamo recuperare un apparecchio con pile ossidate, una buona alternativa è l'aceto. Sempre con l'aiuto del cotton fioc, si può togliere l'accumulo di sostanza ossidata dalle molle che ospitano le pile. Il cotton fioc arriva praticamente ovunque, quindi è il migliore strumento che si possa utilizzare per una pulizia approfondita. L'importante, comunque, è evitare gli oggetti metallici. Questi ultimi produrrebbero dei brutti graffi all'interno del'apparecchio. I circuiti elettrici legati all'alimentazione a pile sono molto sensibili, quindi se si graffiano non "leggono" più le pile. L'aceto ha proprietà pulenti e disinfettanti davvero straordinarie. Inoltre è un prodotto naturale e aggredisce le sostanze ossidate senza compromettere la funzionalità dell'apparecchio.
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Consigli
- Evitare strumenti metallici o troppo rigidi per pulire gli apparecchi, poiché possono graffiare in maniera irreversibile i circuiti presenti nell'alloggiamento delle pile. .
- Spegnere l'apparecchio prima di intervenire con la rimozione delle pile ossidate e la pulitura dei circuiti.