Come rimuovere un processore da una scheda madre
Introduzione
Il processore può essere considerato il cervello del computer. È, in termini pratici, un componente hardware preposto allo svolgimento delle istruzioni all'interno dello stesso. Gestisce, a seconda della potenza, un flusso di informazioni molto ampio ed è quindi necessario che sia sempre posto nelle condizioni di funzionare al meglio. Talvolta può subire guasti o può essere necessario sostituirlo per puro piacere, quindi di seguito vediamo approfonditamente come rimuovere un processore da una scheda madre. La sa posizione si riconosce facilmente, perché è sotto un grosso dissipatore su cui di solito è montata una ventola piuttosto ingombrante, che serve per mantenere il processore in un range di temperature accettabile per il suo funzionamento, in modo tale che i processi non siano rallentati per effetto del calore e per evitare che si danneggi. Le operazioni che andremo a spiegare non sono complicate, ma richiedono solo cura e attenzione nel maneggiare alcune componenti.
Occorrente
- Computer
- Set di cacciaviti
- Processore nuovo
Trovare il processore
A volte il processore smette di funzionare, ma più spesso viene sostituito con un modello più performante. L'operazione è relativamente semplice e con un minimo di manualità anche sicura. I processori, infatti, difficilmente possono rischiare di essere montati in maniera errata perché il loro socket è strutturato in maniera tale da impedire che ci siano errori di orientamento.
Generalmente questa operazione è richiesta da molti possessori di pc fissi, ma le fasi da seguire sono le medesime anche sui portatili, in quanto la dotazione hardware è la stessa. Per prima cosa è bene individuare dove si trovi fisicamente il processore. In aiuto ci può venire il manuale di 'istruzioni dello stesso, che dovrebbe indicarci, componente per componente, l'esatta ubicazione all'interno della nostra postazione. In particolar modo, in termini generali, il processore è situato sempre sotto un componente hardware chiamato "dissipatore", che di fatto copre una parte della scheda madre. Si tratta di una grossa struttura in alluminio con sopra una pesante ventola di raffreddamento. La CPU (processore), infatti, si trova incastonata nella scheda madre del nostro computer, e per estrarla dobbiamo eseguire alcuni delicati passaggi.
Esplorare il blocco
La ventola, con relativo dissipatore, che troviamo collegata alla scheda madre ha il compito di raffreddare quest'ultima durante la fase di funzionamento, per evitarne il surriscaldamento. Il primo passo, quindi, consiste nello scollegare ventola e dissipatore dalla scheda madre, avendo cura di tirare i cavi con delicatezza. Alcune componenti potrebbero presentare differenze da pc a pc, ma essenzialmente le operazioni da eseguire sono sempre le stesse. Molti processori presentano la ventola avvitata alla base della scheda madre: in questo caso è necessario munirsi di appositi cacciaviti in grado di estrarla dal proprio alloggiamento. Altre ancora sono semplicemente fissate da morsetti o linguette facilmente rimovibili. Bisogna operare con cura perché le componenti che trattiamo sono delicate e potrebbero danneggiarsi, pregiudicando il corretto funzionamento del processore. La ventola deve essere staccata dalla scheda madre da cui è alimentata, e solitamente non serviranno attrezzi per questa operazione.
Sganciare il dissipatore
Arrivati a questo punto, non resta che applicare una leggera forza alla levetta che tiene il processore ancorato alla scheda madre, ed estrarlo. Bisogna notare come il processore sia stato inserito con una procedura univoca, che è a prova di stress, quindi, è inutile procedere con la forza, perché deve essere possibile sganciarlo in maniera pressoché naturale, senza dover esercitare troppa tensione con il rischio di romper i gancetti. La CPU è facilmente riconoscibile perché generalmente presenta il proprio codice a lato. Sulla parte superiore è cosparso di una particolare pasta termica, applicata al momento dell'assemblaggio. Se si vorrà installarne un altro dovranno essere eseguite tutte le operazioni a ritroso, ricordandosi di passare della pasta termica sul nuovo processore. L'importante è che la pasta termica sia solo un sottile velo omogeneo, quindi evitare assolutamente i grumi o uno spessore eccessivo, perché avrebbero un effetto distruttivo sulla CPU, rendendo impossibile una buona dissipazione termica. Una volta rimesso il processore in posizione sarà sufficiente ancorare di nuovo il dissipatore e ricollegare la ventola. In ogni caso si dovranno verificare le inserzioni dei piedini del sistema di raffreddamento prima di dare corrente. Se il cicalino di allarme dovesse suonare, è segno che ci sono stati errori di montaggio e dovremo ripetere l'operazione.
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Consigli
- Maneggiare con estrema cura tutte le componenti all'interno del computer